Georgi Stankov, 5 Settembre 2018
Traduzione in Italiano di Daniela Lupo
Estratto dal libro “Gnostic Tradition of Western Philosophy“, Parte 3: Il Linguaggio come Limite della Gnosi, p. 244, 2004
Ciò che intendiamo per amore oggi, nella letteratura, nelle arti o nella vita di tutti i giorni, nella stragrande maggioranza dei casi non ha nulla a che fare con il fenomeno astrale-energetico originale dell’amore, ma solo con interpretazioni angosciate di vari schemi di dipendenza che sono riassunti sotto il termine “amore”. Questa circostanza spiega le molte confusioni e malintesi che si verificano in modo così massiccio nei rapporti d’amore, come in nessun’altra parte e forniscono la sostanza per innumerevoli presentazioni letterarie. Anche questo libro non è immune da questa obiezione. Io uso spesso il termine “amore incondizionato” per distinguere il concetto dalla comune concezione dell’amore, sapendo che sto quindi commettendo una tautologia: il vero amore è sempre incondizionato.
Se si considera l’amore come un fenomeno energetico-astrale e non c’è nessun altro modo veritiero di guardarlo – allora questo termine descrive uno stato altamente avanzato di interferenza costruttiva a livello psichico, che è anche pienamente accettato e interiorizzato dalla mente senza alcuna restrizione e nella sua piena consapevolezza. Un tale stato può essere raggiunto dall’anima incarnata solo alla fine del suo “percorso di amore e illuminazione”, cioè solo alla fine del suo ciclo di incarnazione. Quindi l’amore terreno non è uno stato, ma un processo.
L’anima incarnata deve sperimentare tutta la gamma dei suoi sentimenti che sono innescati dalle esperienze più esaltate e più abissali; deve andare ripetutamente su e giù sulla scala dell’intensità dei suoi sentimenti finché non impara ad affrontarli in modo creativo. È ovvio che in questo esercizio la mente deve continuamente affrontare la sfida di padroneggiare queste tremende energie astrali emozionali. La mente umana deve interpretare il ruolo del domatore emotivo per tutta la vita, anche in quei momenti in cui le emozioni sembrano assopite.
La corretta gestione dell’intera gamma di emozioni umane non può essere appresa all’interno di un’incarnazione. Anche un ciclo di incarnazioni di 70-80 vite non è sufficiente per sperimentare e affrontare tutte le emozioni e le intensità emotive. Ciò che un uomo può ottenere, tuttavia, è una profonda comprensione di tutti i sentimenti e sviluppare un’accettazione non giudicante nella realizzazione che tutte le emozioni positive e negative sono una parte inseparabile della sua esistenza terrena che si fondono con l’aumentare dell’esperienza in un Tutto armonioso perché sono insiemi-U energetici e non possono essere mutuamente esclusi.
Come la luce bianca che deriva dalla fusione di tutti i colori visibili dello spettro possono essere nuovamente separati in qualsiasi momento, così anche l’amore è il prodotto finale della fusione di tutti i sentimenti – il gioioso e il doloroso – che possono sempre essere vissuti separatamente anche dalle vecchie anime. L’amore è l’interferenza costruttiva di tutti i sentimenti, senza eccezioni. Questo fusione si manifesta a livello della mente come accettazione incondizionata.
All’interno di questo modello, si può immaginare che ogni colore dello spettro possa essere assegnato arbitrariamente ad un particolare modello di emozione, ad esempio: il colore rosso – alla rabbia, il colore verde – all’invidia, il colore giallo – alla gelosia, il colore violetto – al dolore, ecc. L’essere umano passa attraverso tutti i colori e le sensazioni durante le sue incarnazioni terrene e le memorizza come memoria emotiva. Durante questo processo, la personalità incarnata realizza che l’energia psichica, come tutta l’energia in generale, è costantemente in movimento in modo che non si è sempre arrabbiati, tristi, invidiosi o gelosi, ma si verificano anche momenti di appagamento, felicità, magnanimità e così via. Man mano che l’esperienza cresce, l’uomo impara a gestire mentalmente questi stati emotivi volatili sempre più fiduciosamente e li guida nella direzione desiderata accettandoli come parte della sua identità terrena e portandoli in armonia l’uno con l’altro. In questo modo la personalità incarnata alza le vibrazioni del suo corpo emotivo e mentale e abolisce gli schemi di paura a bassa frequenza.
Senza entrare nei dettagli, perché questo argomento è quasi inesauribile, che si dovrebbe dire molto: da incarnazione a incarnazione la personalità sviluppa la capacità di armonizzare i suoi diversi sentimenti e trasformarli in amore. Un’esperienza dolorosa, che ogni persona fa nel processo di incarnazione, è che non si possono negare i propri sentimenti, perché in questo caso non si dissolvono, ma si condensano energeticamente e sono immagazzinati in profondità nella memoria cellulare. Da lì possono, con la minima possibilità, scoppiare con grande violenza e causare il male.
La “Belle Époque” della fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo è stata plasmata dall’idea di un idillio piccolo-borghese in cui la violenza, l’odio e l’aggressività non apparivano superficialmente, ma tutt’al più nella forma scientificamente permissiva della psicoanalisi moderna, finita, come è noto, nelle atrocità inimmaginabili della Prima Guerra Mondiale, che distrusse questo idillio con un colpo solo per sempre. L’energia deve fluire – specialmente l’energia delle emozioni. Nonostante questa esperienza storica, uno dei più grandi errori del nostro tempo – la credenza nel “politicamente corretto”, che richiede che emozioni negative, come l’odio, l’aggressività, l’avidità, ecc. debbano essere represse per sviluppare emozioni positive – celebra un rinascimento senza precedenti.
Niente è più fallace di questo! Sopprimendo l’odio, non si creerà amore perché l’amore non è l’opposto dell’odio. I sentimenti non sono insiemi-N che si escludono a vicenda, ma insiemi-U che si mescolano come i colori dello spettro visibile per creare la luce bianca dell’amore. Solo quando l’intero spettro dei sentimenti è presente, può sorgere la luce bianca dell’amore. Da questa considerazione ne segue che le emozioni sono condizioni energetiche estremamente dinamiche e fluenti che non possono essere espresse verbalmente in termini fissi.
Questa concezione statica della natura delle emozioni è la fonte principale di innumerevoli aberrazioni e illusioni che sono così ostinate e intrattabili che nessuna esperienza, non importa quanto dolorosa, può cancellarle. Una comune illusione di “un amore gemello” è che nel caso ideale dovrebbe essere eterno e indistruttibile – l’insieme dovrebbe essere un baluardo contro l’iniquità della vita e garantire la felicità eterna. In questa illusione, l’idea dell’amore come processo di dare e prendere gioca un ruolo centrale. L’uomo si sente infelice e crede di dover essere amato dal partner, vale a dire, deve ricevere amore da lui per essere felice; o uno è infelice perché non ottiene abbastanza amore dal partner.
L’amore è visto come una specie di baratto, che è in aggiunta una merce scarsa, così che la maggior parte della gente si aggrappa all’amore come un prezioso feticcio nelle attuali condizioni socio-culturali e sviluppa vari sentimenti negativi, come la gelosia, l’invidia, l’inferiorità basata su questa aberrazione mentale e che rattristerà la loro intera vita. Ciò che è caduto nel dimenticatoio è l’amore stesso.
L’amore è uno stato psicologico di maturità. L’uomo non ha bisogno di essere amato da un’altra persona per essere felice e non può nemmeno esserlo. Piuttosto, l’uomo deve prima di tutto amare se stesso incondizionatamente, con tutte le sue caratteristiche positive e negative e poi emanare quell’amore alle altre persone. Poiché l’amore attira ancora più amore, abbastanza persone si troveranno a ricevere e ricambiare quell’amore incondizionato che emana da una persona felice e contenta. Se una persona viene distrutta dalla sua stessa creazione ed è guidata da sentimenti di angoscia degradati, anche il più grande amore non sarà in grado di renderlo felice e contento nel lungo periodo.
Ogni persona deve quindi imparare a generare innanzitutto l’amore in se stesso – per portare in armonia i sentimenti antagonisti della sua psiche. Un’intuizione importante che tutti hanno su questa terra è che non è possibile un’amore perfetto in un corpo fisico perché l’essere umano è, in uno stato incarnato, separato energeticamente e deve inevitabilmente sentirsi solo, anche se non è mai solo: le sue anime gemelle disincarnate sono in un incessante contatto telepatico con lui e gli trasmettono un amore trascendentale, che sperimenta sulla terra, durante i pochi anni insignificanti, come un irraggiungibile desiderio per il paradiso perduto dei regni superiori.
Da questo breve trattato sull’amore, ci rendiamo conto di quanto siano profondamente fraintesi la maggior parte dei fenomeni psichici e quanto inadeguata sia la loro presentazione linguistica. Se si prendono le lingue con il più vasto vocabolario, come l’inglese e l’italiano, e si esaminano tutti i termini che riflettono sentimenti e altri stati ed esperienze emozionali, ci si accorgerebbe presto che anche questi linguaggi culturali non hanno molti termini che coprono la grande area della psiche umana. Inoltre, molti termini sono inadeguati per cogliere correttamente la natura estremamente dinamica e sfuggente delle emozioni. Ciò è in parte dovuto al fatto che la mente umana è estremamente conservatrice e teme ogni cambiamento, specialmente di natura psichica. Per questa ragione, l’ego-mente produce varie credenze e raccomandazioni basate sulla paura su come domare le emozioni e renderle più salde.
Mentre questi sforzi sono destinati al fallimento, come la vita dimostra di volta in volta ed è stata dimostrato in modo convincente in molte opere letterarie e altre opere d’arte, la mente continua ostinatamente ad insistere sulle sue false credenze su come dovrebbero essere i sentimenti e non apprezza alcuna esplorazione per scoprire come le emozioni siano veramente come fenomeni energetici-astrali. Questa auto-censura innescata dalla paura spiega perché l’inesauribile gamma di sentimenti umani è trattata concettualmente da tutte le lingue in un modo molto profano. Il valore gnostico di tale rappresentazione verbale della psiche è molto piccolo.